Già nel “lontano” 2015 Papa Imbrogl.. Bergoglio aveva accennato al discorso, senza poi fare nulla di concreto: “Se un convento lavora come hotel è giusto che paghi l’IMU!” aveva tuonato facendo tremare la terra vaticana, insieme ar Cuppolone e qualche abito talare. Alcuni locandieri di Dio, giustamente impauriti, avevano già sporcato di cacca la sottana. (leggi articolo)
Peccato che non sia seguito nulla alle parole, né un mea culpa a suon di assegni né un minimo tentativo di redenzione… e neanche parlarne di versare le tasse dovute allo Stato Italiano. Peccato, poteva essere un bel gesto, un esempio di onestà: offrire VOLONTARIAMENTE le tasse arretrate, o pagare quelle in corso. Invece, come al solito, la Chiesa si rivela essere divulgatrice solo di parole al vento.
Ma… ora tutto cambierà! O no? 😉
Le nuove notizie sono forti e riguardano lo stesso identico tema. Stavolta, però, non lo dice solo un Papa Social-Friendly e nemmeno un bighellone di pseudo-sinistra col grilletto facile, o la smania per i like. Lo dice nientemeno che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea! Beh… allora sarà una cosa seria! Così pare.
In effetti, i giudici hanno decretato (annullando di fatto la decisione della Commissione del 2012 e la sentenza del Tribunale del 2016) che lo Stato Italiano dovrà richiedere alla Chiesa una cifra stimata intorno ai 5 miliardi di euro… e questo solo per il periodo che va dal 2006 al 2011! E sticazzi? 😅 Purtroppo, però, secondo Guido Castelli (delegato Finanza Locale Anci, l’ente che ha quantificato le tasse arretrate) per attuare la decisione della Corte “sarà necessaria una norma di legge che individui il percorso di recupero delle somme”. Questa è una cosa che, notoriamente, in Italia prende un po’ di tempo…
A questo punto serve un riassunto della storia…
(oppure leggi qui l’articolo completo)
Nel 2006 la Scuola Montessori di Roma, Pietro Ferracci (titolare di un bed & breakfast a San Cesareo, oggi chiuso) e altri residenti denunciano alla Commissione Europea l’esenzione dalle tasse concessa dallo Stato a varie scuole religiose, cliniche, alberghi e altre attività commerciali gestite da enti ecclesiastici.
Nel 2010, con tutta calma, parte l’indagine ma (guarda caso!) viene archiviata nel 2012 a causa dell’arrivo della nuova tassa detta IMU introdotta dal governo Monti, che toglie la vecchia ICI dalla circolazione. Un gran dito medio proprio in faccia ai cittadini, insomma!🖕🏼
Nell’aprile del 2013 gli stessi denuncianti presentano il ricorso contro la Commissione e lo Stato Italiano, ovviamente schierato per convenienza con la decisione di Bruxelles di archiviare il caso. Il ricorso viene respinto senza mezze misure nel 2016.
Tramite gli avvocati Edoardo Gambaro e Francesco Mazzocchi il caso viene allora presentato alla Corte Europea, con un ulteriore ricorso contro l’esenzione delle tasse operato dallo Stato a totale favore della Chiesa. Finalmente è arrivata la risposta, nel novembre 2018: la Chiesa deve pagare.
Piccola complicazione: oggi l’avvocato Gambaro spiega che se lo Stato Italiano non dovesse riuscire nel recupero inizierebbe un iter per la procedura di infrazione, con costi a carico dei cittadini. Non quelli europei, ma solo gli italiani. Indovinate un po’ come andrà a finire… in quel caso la Commissione Europea (e non la Corte di Giustizia) dovrebbe eseguire la sentenza e valutare insieme allo Stato le modalità di recupero. Mica facile in un Paese dove le campagne elettorali si fanno baciando santi e facendosi selfie coi membri del clero… 😂
La domanda che, come sempre, viene da porsi è perché mai il Vaticano non decida finalmente di dedicarsi SOLO alla missione per cui dovrebbe essere al mondo: la spiritualità. Troppe volte il Dio Denaro ha influito con le decisioni della Chiesa e ben oltre il tollerabile ha influenzato le decisioni politiche del Paese. E non ricominciamo a parlare di Democrazia Cristiana, per favore… Ormai si stima che il 20% degli immobili italiani siano di proprietà del clero, significa 1 su 5 (tanto per essere chiari). Uscite di casa e contate quanti edifici avete intorno, nella vostra strada… poi allibite da soli!
Forse è il caso che Bergoglio faccia DAVVERO qualcosa, prima che la gente cominci a pregare un altro Dio… magari uno che si appoggi a gente più coerente.